10 cose da fare prima di accendere la caldaia

Alessandro Mancuso
  • Autore specializzato in Design

Prima di accendere la caldaia è importante sapere quali sono le 10 cose da fare affinché sia sempre efficiente durante la stagione fredda.

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Con l’avvicinarsi dell’autunno e in previsione dell’abbassamento delle temperature, è fondamentale disporre di una caldaia e di un sistema di riscaldamento efficiente.

Prima di accendere l’impianto sono però diverse le fasi a cui prestare la dovuta attenzione, ad iniziare da una corretta manutenzione.

Se vengono infatti osservate in modo diligente le 10 cose da fare prima di rimetterla in funzione, i vantaggi saranno molteplici, fra cui il buon funzionamento dell’impianto, l’ottimizzazione dei consumi energetici e il risparmio in bolletta. Ecco indicati nello specifico i singoli step da completare prima di accendere la caldaia.

1. Controllo periodico della caldaia

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Il primo passaggio da completare è richiedere l’intervento di un tecnico specializzato nella manutenzione. Si tratta di un’operazione che va eseguita generalmente ogni anno per verificare gli scarichi di combustione.

La regola sulla periodicità con cui bisogna fare la manutenzione al proprio impianto (solitamente annuale) è indicata nel libretto fornito dall’impresa installatrice, obbligatorio dal 2016, secondo quanto indicato dal costruttore. Il controllo dei fumi va eseguito invece ogni 2 o 4 anni, in base al tipo di caldaia e combustibile.

Per gli impianti con potenza superiore ai 35 kW è necessario eseguire regolarmente le verifiche sul serbatoio e procedere alla sua pulizia. Una volta conclusi tutti i controlli degli incaricati del centro di assistenza, gli interventi andranno riportati sul libretto della caldaia. La manutenzione periodica garantisce la piena efficienza dell’impianto e riduce il consumo di combustibile.

2. Pulizia dell’impianto

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Il secondo step da portare a termine è effettuare l’analisi dei radiatori della caldaia. Non è obbligatorio rivolgerti a personale qualificato se sei un amante del “fai da te”.

Basta infatti eseguire la cosiddetta attività di spurgo per togliere l’aria in eccesso, verificandone il livello sul radiatore principale della caldaia e sui caloriferi presenti in casa. Ovviamente questa operazione va eseguita a impianto spento. Sarà sufficiente aprire ogni valvola del termosifone e richiuderla quando la fuoriuscita di acqua diventa omogenea. A questo punto verifica che il valore della pressione sul manometro della caldaia sia compreso fra 1 e 1,5 bar.

In caso di dubbi o se non ti senti pratico nell’eseguire la procedura, ti consigliamo di chiedere l’intervento di un tecnico specializzato.

3. Controllo della temperatura dell’acqua della caldaia

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È molto importante regolare la temperatura dell’acqua dell’impianto. Devi sapere che la circolazione dell’acqua calda sanitaria deve essere distribuita tra i 45°C e i 55°C. Temperature più alte comportano un incremento dei consumi, anche di ben oltre il 10%, con un conseguente rincaro in bolletta. Ecco perché il controllo della temperatura della caldaia non va assolutamente dimenticato prima di accendere i termosifoni. Un’operazione che richiede soltanto qualche minuto ma essenziale per il buon funzionamento dell’impianto.

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4. Pulire i termosifoni

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Forse hai notato che vicino ai caloriferi i muri si sono anneriti. Ciò è dovuto al riscaldamento degli stessi, accesi per molte ore durante la stagione invernale. Per evitare che ciò si ripeta, è fondamentale pulire le colonne ed eliminare la polvere che si è accumulata tra gli interstizi dei singoli elementi nel corso dell’estate.

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Come fare? Esistono in commercio apposite spazzole pieghevoli dotate di setole flessibili. Diventa così molto facile eliminare la polvere dietro i termosifoni e in tutte quelle aree più complicate da raggiungere. Il costo? A partire da 5-6 euro se ne trovano diversi modelli già molto validi, in media con circa 15 euro acquisti un attrezzo con materiali di buona qualità (acciaio inossidabile, peli di pecora o capra).

5. Riempire d’acqua gli umidificatori

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Dopo aver pulito i termosifoni, non dimenticare di aggiungere l’acqua negli umidificatori in ceramica. Si tratta di un’operazione spesso sottovalutata. Richiede la prima volta soltanto cinque minuti del tuo tempo per riempirli, poi periodicamente va soltanto controllato il livello. Un intervento tanto semplice quanto basilare per assicurare sempre il corretto grado di umidità dell’aria negli ambienti.

Ecco perché non devi dimenticare durante la stagione invernale di verificare regolarmente la presenza di acqua in questi piccoli ma utilissimi accessori.

6. Verificare la temperatura degli ambienti

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Verificare periodicamente la temperatura degli ambienti è una buona abitudine. Già intorno ai 18°/19° C hai il comfort ottimale in casa, puoi spingerti fino a 20°C ma non oltrepassare questo valore. Una temperatura superiore determina un aumento dei consumi e una crescita della tua bolletta.

Inoltre un livello troppo alto risulta dannoso per la salute, soprattutto se lo “sbalzo” è notevole rispetto all’esterno e per motivi di lavoro o familiari sei costretto più volte ad uscire di casa durante la giornata.

7. Applicare le valvole termostatiche

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Sono delle valvole che vanno applicate su ogni calorifero. La loro funzione è regolare l’afflusso dell’acqua calda all’interno. Riescono a mantenere la temperatura costante e garantire maggior calore nei locali dove passi più tempo. Eviti in questo modo gli inutili sprechi di energia e ottieni il riscaldamento alla temperatura desiderata.

La spesa per i modelli più semplici e non troppo tecnologici è in media di 10 euro a pezzo, un prezzo ampiamente ripagato dal risparmio dei consumi fino al 30%. In questo modo è possibile impostare il clima ideale in ogni locale, spegnendo il riscaldamento dove non serve ed evitando sprechi in bolletta.

8. Modificare le cattive abitudini

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Prima di accendere la caldaia è necessario innanzitutto cambiare alcune cattive abitudini che si traducono in sprechi. Non vanno bene le tende che scendono davanti ai termosifoni, allo stesso modo mettere lo stendibiancheria vicino al calorifero per asciugare più rapidamente i panni. Sono comportamenti sbagliati poiché così il calore si disperde e non riesce a propagarsi in modo uniforme negli ambienti.

Ricorda che qualsiasi “ostacolo” davanti ai radiatori forma una sorta di barriera che impedisce all’aria di circolare nel modo giusto, causando peraltro un incremento dei consumi.

9. Cambiare regolarmente l’aria in casa

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È importante cambiare l’aria in casa, preferibilmente la mattina. Aprire le finestre rientra tra le buone abitudini ma non serve lasciarle spalancate per troppo tempo. Sono sufficienti circa quindici minuti. Un tempo ulteriore significa raffreddare eccessivamente gli ambienti, tramutandosi in uno spreco di energia quando accendi nuovamente la caldaia e desideri portare la temperatura al livello desiderato.

10. Controllare lo stato della caldaia

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Dopo diversi anni di “onorato servizio”, valuta se è il caso di sostituire la caldaia. Può darsi che l’impianto non sia più perfettamente efficiente nonostante hai sempre eseguito una corretta manutenzione. Oggi sul mercato sono disponibili diversi modelli, come quelli a condensazione, basati sul recupero del calore dai fumi di combustione. Tra i vantaggi, il risparmio di combustibile.

Naturalmente è soltanto una tra le caldaie in commercio, ne esistono tante altre tipologie, come a biomasse o integrate (ad esempio, pompa calore e fotovoltaico insieme). Eventualmente informati con il tuo tecnico di fiducia su costi, pro e contro di ogni modello. Saprà certamente consigliarti quello più adatto alle tue esigenze.

Non dimenticare che per la sostituzione della caldaia è disponibile l’Ecobonus, la normativa che ti consente di usufruire di interessanti detrazioni fiscali per il miglioramento energetico degli immobili. Le spese ammesse comprendono sia i costi per i lavori sia quelli per le prestazioni professionali per realizzare l’intervento.

Sanzioni e manutenzione ordinaria caldaia: conclusioni

È opportuno sottolineare che non osservando le normative in materia, sono previste sanzioni pecuniarie comprese da 50 euro a un massimo di 3000 euro. Spetta comunque al Comune avvisare del controllo, con un preavviso di almeno 20 giorni prima dell’intervento. Ciò significa che hai tutto il tempo per metterti in regola. Ricorda comunque che la manutenzione serve non per evitare le multe ma a mantenere il tuo impianto efficiente e garantirne la sicurezza.