Come pulire l’acido delle pile

Vi sarà capitato almeno una volta di aprire il vano batteria di qualche apparecchio di casa e scoprire che una pila si è rovinata rilasciando una quantità di liquido. Cosa fare? In questo articolo vi spieghiamo perché succede e come comportarsi.

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Le pile che usiamo per i nostri elettrodomestici di casa possono essere di vari tipi, e ognuna di esse, quando perde il liquido che contiene al suo interno, ha bisogno di alcune cautele per non incappare in spiacevoli problematiche. Il liquido infatti può essere abbastanza nocivo, sia al contatto che una volta inalato. In questo articolo capiremo come è fatta una batteria, quanti tipi ne esistono e come fare a pulire l’acido fuoriuscito.

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Come riconoscere i vari tipi di pile e batterie

Le batterie ci consentono di far funzionare gli oggetti più disparati: dal telecomando della TV all’orologio, dal telefono alla nostra auto. Non sono però tutte uguali, e prima di procedere alla pulizia del liquido fuoriuscito è bene avere chiara la differenza tra quelle più comuni, con cui è più facile avere a che fare quotidianamente:

  • Batterie alcaline: solitamente da 1,5 Volt o multipli di esso. Sono quelle più comuni e l’acido al loro interno non è troppo corrosivo.
  • Batterie al litio: sono quelle montate nei cellulari oppure quelle piccole e tonde usate per gli orologi. Non sono soggette a effetto memoria. Il liquido al loro interno è pericoloso, può infiammarsi facilmente, e fareste bene a non usare più l’apparecchio che ha subito la perdita.
  • Batterie al nichel-metallo idrato: sono quelle ricaricabili, durano molto di più di una pila alcalina, almeno 3 volte, e possono essere ricaricate fino a 1.000 volte. Sono molto più ecologiche delle vecchie ricaricabili al nichel-cadmio, ormai fuori commercio e sono meno soggette all’effetto memoria. Il liquido che fuoriesce è comunque nocivo e va maneggiato con cura.
  • Batterie dell’auto: sono accumulatori al piombo. Il liquido all’interno è molto corrosivo, contengono acido solforico, e bisogna adottare delle cautele in più per non venirne a contatto.

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La protezione di mani e viso

Una volta capito con che tipo di batteria siamo alle prese, dobbiamo adottare alcune accortezze prima di cominciare la pulizia. Qui faremo riferimento ai casi più comuni, quelli che riguardano le pile alcaline e quelle ricaricabili.

È bene sapere infatti che il liquido che viene rilasciato da una batteria non più funzionante può essere nocivo per la pelle e per i nostri organi interni se viene inalato: una volta fuoriuscito si solidifica, e se maneggiato nel modo sbagliato rilascia delle micro particelle che facilmente possiamo respirare o che possono venire a contatto con gli occhi.

Se lo tocchiamo invece, la pelle può irritarsi e potreste avvertire bruciore. In questo caso è bene risciacquarsi con abbondante acqua tiepida e se i sintomi perdurano, o se sono importanti, è meglio sentire il medico.

Quindi, prima di procedere alla pulizia munitevi di:

  • Guanti: in lattice, in nitrile o in gomma. Quelli che avete già in casa andranno benissimo.
  • Mascherina, per evitare l’inalazione delle particelle
  • Occhiali: sempre meglio proteggere anche gli occhi.

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Cosa succede quando una pila perde il liquido

Quando le pile rimangono a lungo nel vano batteria dell’apparecchio, rischiano di scaricarsi, i componenti al loro interno si consumano e a lungo andare la batteria rilascia il liquido al suo interno.

È un processo piuttosto lento, che non avviene dall’oggi al domani, ma succede più spesso di quanto immaginiamo, e quando ce ne accorgiamo il danno è fatto.

Quando capita, dovremo tentare di valutare il danno: solitamente il liquido va a intaccare le componenti e i contatti dell’apparecchio, ma la notizia positiva è che nella maggior parte delle volte l’oggetto è recuperabile al 100% con una piccola pulizia.

Le pile alcaline, in particolare, rilasciano idrossido di potassio, che a contatto con l’aria si trasforma in carbonato di potassio, un componente blandamente tossico.pulire-acido-pile-04

Come pulire il liquido fuoriuscito dalle pile

Una volta che vi sarete protetti con guanti e possibilmente anche con mascherina e occhiali, armatevi di:

  • cotton fioc o un batuffolo di cotone
  • aceto o limone, degli acidi dall’effetto blando
  • uno spazzolino da denti che non usate più (o qualcosa di simile).
  1. Per prima cosa, dovrete tentare di tirare via il più possibile tutto il liquido ormai solidificato della pila.
    Provate a farlo con lo spazzolino da denti, senza spingere troppo, in modo da non rovinare i contatti dell’apparecchio.
  2. Se il materiale si toglie completamente, potrete già provare a inserire le pile nuove e testare il funzionamento.
  3. Se non dà segni di vita, provate con una pulizia un po’ più approfondita imbevendo lo spazzolino in un po’ di aceto o nel succo di limone. Questo servirà a neutralizzare il liquido della pila e a pulire bene anche i contatti che magari sono ancora un po’ sporchi.
  4. Usate il cotton fioc per aiutarvi nei punti più inaccessibili.
  5. A questo punto non dovreste più avere problemi a fare funzionare l’apparecchio.
  6. Eventualmente potreste provare anche usando una gomma da cancellare, o in casi estremi con uno spazzolino di rame, che troverete facilmente in commercio.

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Come smaltire le pile danneggiate

Ricordatevi sempre che le pile non vanno buttate nella raccolta indifferenziata ma smaltite a parte. Di solito i comuni mettono a disposizione dei cassonetti appositi, o le raccolgono con la raccolta differenziata.

Qualunque sia il metodo che avete a disposizione, richiudetele in un sacchetto di plastica e poi smaltitele come si deve.

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Come pulire l’acido delle pile: foto e immagini