Fuorisalone 2022 Promemoria: il mondo creativo del legno, l’intervista a Romeo Sozzi

Caterina Di Iorgi
  • Giornalista pubblicista

Fuorisalone 2022 Promemoria: parliamo di emozioni, che negli arredi di Promemoria si declina nelle scelte stilistiche, in quel gioco fatto di dettagli e materiali ricercati. Un mondo creativo legato al legno, selezionato nelle sue varieta? piu? belle e ricercate. Ne abbiamo parlato con Romeo Sozzi, presidente e designer di Promemoria (www.promemoria.com/it).

Fuorisalone 2022 Promemoria

Ci racconta la storia di Promemoria?

Rappresento la terza generazione di ebanisti specializzati nella lavorazione del legno e nel restauro. Dopo gli studio a Milano presso l’Accademia di Brera, negli anni Settanta ho debuttato nell’interior decoration e dal 1988 dirigo Promemoria. Nel tempo è diventata non solo una realtà creativa e produttiva di appeal internazionale nell’arredamento high profile ma anche un inesauribile banco di prova di progetti innovativi.

Su quali valori si fondano l’identità e la filosofia produttiva di Promemoria?

Amore per il dettaglio. Passione. Creatività. Nel tempo Promemoria è diventata una realtà produttiva poliedrica che riunisce tutte le fasi di lavorazione, dalla ricerca dei materiali allo studio delle finiture, e oggi è indiscussa punta di diamante tra le eccellenze del decor, in simbiosi col fior fiore dell’artigianato italiano ed europeo. Come capi haute couture, i divani, gli armadi tessili, le sedie, i tavoli Promemoria sono oggetti da guardare ma anche da sfiorare, annusare e addirittura ascoltare mentre risuonano nella loro sinfonia di legni, vetri e metalli lavorati. Ogni pezzo è eseguito a mano. Spesso su misura e a tiratura limitata. E sempre con un severo controllo che ne certifica il livello di eccellenza.

In che modo si sta evolvendo, oggi, il settore dell’arredo, vista anche la pandemia di Covid-19, che ci ha fatto riscoprire l’importanza della casa durante il lockdown?

Il mondo Promemoria porge forti valenze culturali ad un pubblico esigente ed educato ad apprezzare la storia delle cose oltre alla loro intrinseca qualità. Questo pubblico è sempre più esigente anche a seguito del panorama post-pandemico e il settore dell’arredo si evolve verso questa strada: creare oggetti sempre più performanti da un punto di vista tecnologico ed estetico.

Vi siete posti nuovi obiettivi in ottica green o nuove soluzioni eco-sostenibili?

Fuorisalone 2022 Promemoria

In Promemoria affianchiamo il lavoro manuale a quello effettuato con macchine ad altissima precisione. Ad esempio nel taglio delle pelli le macchine laser ci permettono di ridurre quasi a zero gli scarti di produzione. Con i piccoli pezzi viene studiato un design per il riutilizzo (piccoli oggetti o motivo patchwork). Conosciamo l’importanza delle materie prime che Madre Natura ci dona e non abbiamo nessuna intenzione di sprecarne neanche il più piccolo granello di sabbia.

Dopo la pandemia e il lockdown, quali sono le sfide del futuro che dovranno affrontare le aziende che producono design?

La sempre maggiore attenzione ai materiali che si utilizzano per la produzione. Abbiamo ancora un grande problema di approvvigionamento di alcuni materiali. Meno sprechi, più attenzione nella produzione.

Quali invece saranno le tendenze su cui puntare per il futuro del settore?

Prodotti ben fatti e performanti anche da un punto di vista tecnologico, nonché sempre più unici per rispondere alla domanda frequente della clientela di avere prodotti unici adatti alle loro esigenze.

Ci racconta le novità della collezione 2022 che presenterete in occasione della Design Week?

Fuorisalone 2022 Promemoria

Promemoria dedica la collezione 2022 al deserto del Sahel con i suoi colori, profumi e sensazioni. Le novità che ho disegnato sono eterogenee: un mobile contenitore, Amarcord Sahel, che sulle ante presenta un intarsio di diverse essenze di legni: ebano, noce, pero e tiglio con un tocco di legno di amaranto; lo scrittoio doppio Adelphi studiato per contenere il lavoro, la ricerca, la documentazione di due o più persone; ma anche un tavolo con base tessile, un divanetto e dei complementi (panche e sgabelli). Quest’anno ho chiesto la collaborazione di un grande designer della luce, Piero Castiglioni, che già in passato aveva lavorato con Promemoria, per la creazione di una nuova lampada, Pier 50: elemento minuto, ma di grande segno stilistico, intreccio di funzionalità e semplicità.

Quale sarà il concept dell’allestimento per la Design Week 2022?

La speciale installazione nello showroom di Milano vede il deserto come filo conduttore dello spazio, dove gli ospiti sono immersi in un’esperienza interattiva unica, resa più profonda dal viola e dall’arancione di dune sabbiose. L’installazione si lega a quella che sarà presentata nel negozio di Bottega Ghianda, a pochi passi da quello di Promemoria. Il deserto è un luogo eterno: Sahel è una creazione divina che si estende dall’immenso e freddo Oceano Atlantico alle calde e salate acque del Mar Rosso. Un luogo magico dove il miracolo della pioggia avviene scarsamente ma, quando accade, si dispiega abbondante la vita, scoprendo una terra di ouad, canali turchesi e scintillanti, ascendenti di corsi d’acqua antichi. Tutto questo lo ritroviamo nelle novità di Promemoria.

Qual è la “cosa” più contemporanea, forte e promettente che si sta manifestando a suo avviso sulla scena del design contemporaneo?

Ho notato una sempre maggiore attenzione al lavoro manuale all’interno dei progetti di design. Giovani designer che sempre più vogliono utilizzare tecniche manuali per la produzione dei loro progetti. Anche forse come risposta all’esigenza della clientela di avere pezzi sempre più unici ed originali.”

Una domanda che è anche un po’ una provocazione, esiste ancora uno stile italiano nel design?

Fuorisalone 2022 Promemoria

L’Italia è uno dei centri più importanti nel campo del design, soprattutto nell’area in cui si trova la sede di Promemoria. Ma ogni marchio ha una caratteristica diversa. Noi ad esempio siamo forti nei pezzi su misura. Investiamo in ricerca e sperimentazione cercando di trovare nuovi modi per mescolare forme e materiali o per reinterpretare in modo nuovo creazioni precedenti. Crediamo fermamente nell’importanza dei dettagli. Siamo sempre alla ricerca di nuovi materiali. Cerchiamo di rendere possibile l’impossibile. Questo è ancora stile italiano a mio parere. Ovviamente la commistione con il design estero è imprescindibile e un senso di vivere sempre più globalizzato non può prescindere dalle creazioni di design italiane.

Cosa significa per voi il concetto di Made in Italy?

In Promemoria conosciamo l’importanza di questa dicitura perché la rispettiamo appieno. Fare tutto in Italia, dalle grandi lavorazioni ai più piccoli componenti, non è evidente. Ma solo così si può mantenere il grandissimo prestigio che questa etichetta porta con sé.