Fuorisalone 2022 Tensoforma: In-tenso per gli spazi nel quotidiano, l’intervista a Giulio Bertino

Caterina Di Iorgi
  • Giornalista pubblicista

Fuorisalone 2022 Tensoforma: l’azienda presenta In-tenso, la collezione per gli spazi interni ed esterni che sfrutta la versatilità del pannello brevettato Texo riducendone la scala di applicazione. Ne abbiamo parlato con Giulio Bertino, Technical and design department.

Fuorisalone 2022 Tensoforma

Ci racconta la storia di Tensoforma?

Tensoforma (www.tensoformasrl.com) è un’azienda specializzata nella progettazione, ingegnerizzazione e realizzazione di involucri architettonici. Lo studio nasce nei primi anni ’80 progettando e ricercando nuove soluzioni nel campo delle tensostrutture a membrana. Dalle strutture leggere legate alla filosofia delle forme naturali, Tensoforma è approdata ai sistemi strutturali basati sull’utilizzo di tessili tecnici, in grado di comporre involucri edilizi (facciate tessili e sistemi di schermatura solare). Seguendo il linguaggio architettonico contemporaneo oggi ci occupiamo sempre più del rivestimento, la pelle dell’edificio, superficie di confine tra esterno ed interno; realizzando sistemi di facciata basate sull’utilizzo di nuove soluzioni funzionali e di design che consentono di sviluppare soluzioni innovative testando ogni materiale in funzione al proprio utilizzo. La cura del dettaglio e la continua voglia di affrontare nuove sfide, ci ha portati ad effettuare un’ulteriore riduzione di scala, presentando una collezione dedicata agli ambienti domestici, interni ed esterni.

Su quali valori si fondano l’identità e la filosofia produttiva di Tensoforma?

L’habitat evolve continuamente ecosistema e ogni passaggio esprime nuove necessità e opportunità. Desideriamo dare spazio e proporre nuovi importanti progetti, disegnati per il benessere dell’uomo mentre vive gli spazi del quotidiano. Dove si abita e si lavora. Leggerezza, tecnologia, innovazione. Le architetture che realizziamo sono spazi per la vita di oggi che derivano dal modo contemporaneo di costruire. La conoscenza dei materiali, la capacità di combinarli e le invenzioni prodotte dalla tecnologia forniscono alle nostre architetture un carattere inconfondibile.

In che modo si sta evolvendo, oggi, il settore, vista anche la pandemia di Covid-19, che ci ha fatto riscoprire l’importanza della casa durante il lockdown?

La pandemia ha sicuramente segnato in modo indelebile il vivere contemporaneo. La paura e la necessità di protezione hanno dato origine a nuovi spazi ibridi dove le persone possono sentirsi al sicuro. Con il cambio delle abitudini e dello stile di vita, la casa è tornata ad essere il centro della quotidianità, uno spazio accessibile e confortevole dove sentirsi a proprio agio. Allo stesso modo, la stessa attenzione e importanza dedicata agli spazi privati oggi viene rivolta allo spazio pubblico. La quarantena e le diverse restrizioni hanno portato inevitabilmente ad un bisogno di evasione, di vivere all’esterno. Il grande paradosso e sfida è quindi cercare di realizzare spazi per l’outdoor che instaurino al tempo stesso una situazione di intimità senza rinunciare al benessere di trovarsi all’aria aperta garantendo distanziamento e privacy.

Vi siete posti nuovi obiettivi in ottica green o nuove soluzioni eco-sostenibili?

Sicuramente questo è un tema molto attuale e di fondamentale importanza. Come azienda utilizziamo materiali che si possono definire green nell’ottica del loro futuro riutilizzo. I materiali che utilizziamo maggiormente come alluminio e fibre tessili sono altamente riciclabili. Questo permette un considerevole risparmio di energia in quanto, recuperando i materiali a fine ciclo, si evita uno spreco di energia dovuto a nuovi processi di estrazione delle materie prime.

Dopo la pandemia e il lockdown, quali sono le sfide del futuro che dovranno affrontare le aziende che producono design?

Una delle più grandi sfide è sicuramente quella di ripensare e progettare lo spazio domestico. La necessità più grande attualmente è quella di pensare gli ambienti interni come flessibili. La casa deve adattarsi al nostro vivere contemporaneo e non viceversa. E’ necessario progettare componenti in grado di assolvere a più funzioni rimodulando lo spazio, offrendo nuove conformazioni e soluzioni per le nuove necessità. Come azienda, per esempio ci siamo interrogati sul futuro degli spazi lavorativi, come l’avvento dello smart working abbia cambiato i ritmi e le abitudini delle persone. Le nostre proposte di arredo permettono di ritagliare nuovi spazi all’interno delle mura domestiche utilizzando delle partizioni mobili in grado di ricreare un comfort acustico e visivo capace di replicare comodamente in modo flessibile le condizioni dell’ufficio.

Quali invece saranno le tendenze su cui puntare per il futuro del settore?

Essere chiamati a fare previsioni in questo momento non è semplice, specialmente dopo il periodo che abbiamo vissuto e che ci ha fatto capire quanto un evento esterno al settore possa segnare in modo indelebile quello in cui lavoriamo. Pensando a ciò, credo che l’attenzione si riverserà sempre di più sull’idea di ambiente domestico e degli spazi privati. Progettare arredi ed elementi flessibili penso che possa dare la possibilità alle persone di vivere ogni spazio a 360° gradi, senza vedere limiti all’interno delle proprie mura ma piuttosto la possibilità di abitare in modi differenti.

Ci racconta le novità della collezione 2022 che presentate alla Design Week?

Fuorisalone 2022 Tensoforma

In occasione della Milano Design Week 2022, presenteremo in-tenso, la collezione di soluzioni di arredo che accoglie e sviluppa l’esperienza maturata nel corso degli anni utilizzando il nostro pannello tessile brevettato Texo. In-tenso declina in diversi modi il vivere gli spazi dell’uomo nel quotidiano, portandone alla luce nuove opportunità e necessità, con progetti che puntano a risolvere le problematiche relative agli spazi interni ed esterni. I componenti che presenteremo sono identificabili in due macro-categorie che puntano a risolvere problematiche relative all’ambiente indoor e outdoor. Con la collaborazione di Gio Latis Studio e Mario Trimarchi, abbiamo progettato due arredi leggeri, funzionali e altamente personalizzabili per valorizzare gli spazi che abitiamo. Si tratta di elementi flessibili per rimodulare gli spazi, rispettivamente paraventi apribili (Wings System) e porte poetiche (Heaven’s Door). Per la parte outdoor, presenteremo due rivisitazioni di un ombreggiante per esterni. Nati come ombrelli “al contrario” i prodotti in-brella e in-brella3 hanno la particolarità di avere un pannello superiore che funge da parasole convogliando l’acqua piovana all’interno del tubo di sostegno.

Quale sarà il concept dell’allestimento per la Design Week 2022?

Fuorisalone 2022 Tensoforma

L’allestimento che ci vedrà in collaborazione con Casa Rialto, vuole creare un forte contrasto tra i prodotti della collezione e lo spazio cornice dell’allestimento, il magnifico palazzo Bagatti Valsecchi che aprirà le sue porte al pubblico proprio in occasione della Milano Design Week. Lo stile contemporaneo e a tratti futurista dei progetti presentati dialoga con uno spazio contenitore intriso di storia creando un’atmosfera in cui il tempo pare fermarsi. Gli ombrelli al centro della corte centrale si ergono su una pedana neutra che ne esalta i colori facendoli quasi “fluttuare” sulla superficie. Il perimetro illuminato evidenzia le parti decorativi dello spazio, portando in risalto le finiture del palazzo.

Qual è la “cosa” più contemporanea, forte e promettente che si sta manifestando a suo avviso sulla scena del design contemporaneo?

Penso che lo sviluppo tecnologico sia oggi al centro del processo creativo. Viviamo in un periodo storico in cui estetica e funzionalità non possono più essere slegate ma sono chiamate a coesistere sinergicamente. Oggi più che mai la scena del design contemporaneo propone soluzioni concrete a quelle che sono le nuove necessità del vivere quotidiano.

Una domanda che è anche un po’ una provocazione, esiste ancora uno stile italiano nel design?

Il tema del “Made in Italy” è sempre molto discusso e controverso. E’ difficile parlare di un vero e proprio stile italiano in quanto oggi esistono molte vie da percorrere che inevitabilmente portano a contaminazioni differenti. Credo che, ad oggi, esistano ancora molte realtà capaci di progettare e realizzare prodotti di altissima qualità. Sul territorio sono presenti aziende capaci di reinventarsi, presentando ogni volta qualcosa di nuovo ed inedito. Questa forza a mio parere è ciò che più caratterizza il design italiano, la capacità di ricercare il bello e il comfort nonostante le più grandi avversità.