Lampadari pendenti per la cucina

Maria Chiara Barsanti
  • Dott. in Relazioni Internazionali

Come scegliere i lampadari pendenti per la cucina. Idee e suggerimenti, consigli utili per l’acquisto. Tutto quello che c’è da sapere sulle tendenze del momento e molto altro.

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Tra i vari ambienti della casa, la cucina è tra quelli cui si presta più attenzione. La sua progettazione è un momento molto impegnativo: trattandosi di una delle stanze più vissute, soprattutto in Italia, ci si sofferma molto sulla scelta degli arredi, dei colori e delle finiture, ma anche sulla disposizione degli elementi e degli elettrodomestici.

Non di rado si lascia per ultimo il discorso dell’illuminazione, non considerando che questa fa parte a tutti gli effetti del progetto della cucina, senza contare che al giorno d’oggi i lampadari sono dei veri e proprio pezzi d’arredo.

Innanzitutto, valutare dove posizionare le fonti luminose contribuirà a creare un ambiente ottimale per operare in condizioni di comfort e sicurezza ovvero usufruire del piano cottura della penisola, laddove presente, senza zone d’ombra.

Come spesso accade, è necessario che lampade e lampadari siano in sintonia con il resto dei complementi e delle decorazioni. A seconda dello stile predominante, sia esso classico, moderno, nordico o shabby chic, i lampadari pendenti sono un’opzione elegante e contemporanea.

Certo è che la forma e la tipologia di lampadario scelto influirà sul carattere della cucina, esaltandone la personalità. Senza mai dimenticare funzionalità e confort, ecco come scegliere il lampadario pendente più adatto alle proprie esigenze.

Come sceglierlo: dimensioni, colori e materiali

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In fase d’acquisto di un lampadario è bene tener conto di alcune caratteristiche:

  • dimensioni
  • colore
  • materiale.

Dimensioni

La regola generale quando si tratta di dimensioni è quella di seguire le proporzioni degli spazi. Se la vostra cucina è piccola, sarà il caso di scegliere una lampada non troppo ingombrante altrimenti l’ambiente sembrerà angusto.

Viceversa, quando le metrature sono ampie sarà possibile sbizzarrirsi e scegliere qualcosa che catalizzi subito l’attenzione, come l’esempio mostrato nella foto all’inizio del paragrafo.

Oltre alla grandezza del lampadario, sarà importante considerarne anche l’altezza. E’ sempre bene che i lampadari a sospensione abbiano altezza regolabile in modo tale che sia possibile posizionarli a seconda delle esigenze.

Colore

Passiamo ora alla scelta del colore. A prescindere dal gusto personale, va tenuto conto del fatto che in una lampada pendente il colore esterno, ma anche quello del rivestimento interno, saranno in grado di influire sulla qualità della luce. A tal proposito, è sempre utile verificare la traslucenza del materiale facendo delle prove pratiche con una lampadina.

A questo scopo è bene considerare che la temperatura della lampadina ovvero se è a luce calda o fredda determinerà la percezione della luminosità.

Materiali

Infine, riguardo ai materiali, non è da sottovalutare che il lampadario della cucina sarà esposto ai fumi e ai grassi in sospensione prodotti durante la preparazione dei pasti. Per questo motivo tutte le superfici devono essere facilmente lavabili.

Ne consegue che il lampadario ideale può essere smontato con facilità ed è realizzato in vetro, acciaio o ceramica. Materiali come il rattan, i metalli ossidabili e la corda sono altamente sconsigliati perché difficili da pulire e igienizzare a fondo.

Dove posizionarlo: piano di lavoro e tavolo

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Le dimensioni della stanza saranno da considerarsi anche in fase di scelta della posizione del corpo luminoso in questione. Innanzitutto, se la cucina è di piccole dimensioni, il lampadario pendente più adatto avrà un diametro al di sotto dei 50 cm.

Se invece, al contrario, lo spazio lo consente, si potrà optare per qualcosa di più grande, anche fino ai 100 cm di larghezza come nel caso del lampadario della foto all’inizio di questo paragrafo. Così facendo, si conferirà all’ambiente la giusta illuminazione e non si correrà il rischio di avere zone d’ombra o viceversa sovrailluminate.

In cucina le zone da illuminare al meglio sono i fornelli, solitamente nei pressi del lavabo, il piano di lavoro e l’isola, ove presente. Si possono posizionare luci diverse oppure si può scegliere un lampadario pendente con un corpo fisso e molteplici elementi regolabili. Questi potranno essere decentrati a seconda delle esigenze ed eventualmente modificati di volta in volta.

Al giorno d’oggi, negli stores fisici oppure online, non c’è che l’imbarazzo della scelta. I lampadari sospesi sono una soluzione di design che il più delle volte finisce per trasformarsi in un vero e proprio elemento d’arredo.

Infine, è bene considerare anche l’altezza alla quale collocarli. Purtroppo quella ideale non esiste, ma come al solito tutto dipende dal contesto generale ovvero dall’altezza del soffitto. Com’è facilmente immaginabile, ai soffitti bassi saranno congeniali lampade ad altezze contenute, quindi certamente sono da evitare quelli con più di un elemento. Il consiglio di massima è quello di stare attenti a non cadere negli eccessi.

Lampadari pendenti per la cucina: immagini e foto

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