Piscine: quale scegliere

Dott. in Economia e Commercio

Piscine quale scegliere. Soluzioni possibili per casa. Dove installarla: giardino, terrazzo, indoor. Modelli in commercio. Fuori terra. Interrate. Normativa. Scia. Permesso di costruire. Detrazioni. Manutenzione.

Potersi fare un bel bagno all’aperto d’estate per cercare refrigerio alla calura estiva, è una possibilità per pochi, soprattutto quando si considerano modelli di piscine extra lusso e super accessoriate.

Eppure pensare di collocare una piscina accogliente nel giardino di casa non è per forza di cose un’impresa impossibile e dispendiosa.

Ecco allora una guida ai modelli di piscina in commercio, quale scegliere, e le normative da rispettare in materia di installazione.

Piscine quale scegliere: tipologie

Possedere una piscina privata nell’abitazione aumenta la possibilità di vendere l’immobile: tale dato è confermato dagli agenti immobiliari oltre al fatto che avere un luogo a disposizione migliora sicuramente la qualità della vita, potendosi svagare all’aperto appena il tempo lo consente.

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Od organizzare una festa con amici, a bordo vasca, avendo la possibilità di farsi un tuffo se il termometro è bollente.

Dove installarla

Il luogo adatto per collocare la piscina dipende, in principio, dalle funzioni e dall’uso che se ne intende fare.

Da spazio giochi per la famiglia ed i figli, a zona relax oppure per un uso termale, i modelli in commercio sono in grado di soddisfare le diverse esigenze nella maniera più appropriata.

Normalmente la piscina viene installata nel giardino di casa, adibendo così una parte del terreno a luogo di relax.

I tecnici specializzati sapranno consigliare sull’orientamento migliore della sua collocazione, sfruttando eventuali dislivelli del terreno.

Ulteriore soluzione luogo destinato ad accogliere la piscina potrebbe essere il terrazzo, perfetto quando si è proprietari di un attico.

Oppure, quando le dimensioni di casa lo permettono, una piscina indoor è il massimo del lusso.

Piscine quale scegliere: modelli

Fuori terra

Le piscine fuori terra consentono di non dover dare avvio a lavori troppo invasivi per il giardino, non richiedendo scavi nel terreno.

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In particolare, rappresentano le soluzioni ideali quando il progetto è orientato verso dimensioni ridotte.

La velocità nell’aver a disposizione l’oggetto del desiderio rende i modelli fuori terra i più commercializzati, oltre al fatto di avere dimensioni e profondità standard.

Inoltre, altro vantaggio non indifferente, si potrebbero saltare eventuali problemi burocratici dettati dalla richiesta di permessi necessari in caso di strutture fisse.

Per approfondire il discorso sulle piscine fuori terra consigliamo la lettura della nostra guida: Piscine fuori terra, quale scegliere?

Interrate

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I modelli interrati garantiscono una maggior libertà d’azione, potendo scegliere forme e dimensioni a piacimento, secondo la disposizione del giardino di casa.

Essendo opera invasiva, richiede tempi più lunghi, necessari alla progettazione ed alla realizzazione, oltre alle ovvie richieste da presentare in comune per ottenere i permessi.

Il risultato finale è senza dubbio di alto pregio, potendo abbellire con accessori come scalette, corrimano, trampolini oltre ai rivestimenti del bordo vasca in materiale antiscivolo ed all’allestimento di una zona relax con sdraio ed ombrellone da giardino.

Piscine biologiche

La biopiscina rappresenta l’ultima frontiera nell’ambito delle realizzazioni di outdoor architecture & design.

Si tratta di una piscina naturale, realizzata con materiali esclusivamente naturali, capace di offrire piacevoli bagni in acqua dolce ed in ambientazioni dall’effetto rilassante e terapeutico.

La biopiscina è un vero e proprio ritorno alla natura.

Per approfondire consigliamo la lettura della nostra guida sulle Biopiscine.

Piscine: normativa

Passando al campo normativo, il passo migliore da compiere, onde evitare rischi successivi di demolizione e sanzioni, è rivolgersi all’ufficio del comune dove è situato l’immobile, in modo da accertarsi quali siano le eventuali domande da presentare.

Scia

Quando la realizzazione della piscina consiste in un intervento pertinenziale con la realizzazione di un volume pari o inferiore al 20% del volume dell’edificio principale, è richiesta la SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività).

Trascorsi 30 giorni dalla data di presentazione, allora si può partire con i lavori a meno che la presenza di vincoli ambientali e paesaggistici non rendano necessari ulteriori permessi.

Permesso di costruire

Diventa invece necessario procedere alla richiesta del Permesso di costruire quando il volume della piscina sia superiore al 20% di quello dell’edificio principale, oppure quando il pregio ambientale della zona considera gle opere come interventi di nuova costruzione.

Piscine: detrazioni

L’opera di installazione di una piscina nel terreno di casa o nell’abitazione stessa è una spesa che può essere inclusa nell’agevolazione fiscale relativa alle ristrutturazioni.

Dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 sono ammesse in detrazione spese fino ad un massimo di €96.000 per lavori di ristrutturazione con l’aliquota pari al 50% per i costi sostenuti.

Piscine: manutenzione

Mantenere in perfetto stato una piscina nei mesi di inutilizzo è fondamentale per prolungarne la durata e l’efficienza degli impianti.

Sono diverse le soluzioni che permettono di proteggere la piscina dall’aggressione delle basse temperature e dall’inquinamento provocato da agenti atmosferici come insetti, foglie e polvere.