Salone del Mobile 2022 myhome collection: l’intervista a Silvana Angeletti e Daniele Ruzza

Caterina Di Iorgi
  • Giornalista pubblicista

Salone del Mobile 2022 myhome collection: il modo di vivere la casa è mutato negli ultimi anni e proprio per questo motivo si è sentita l’esigenza di indagare e approfondire i cambiamenti in atto nella quotidianità, trasformando i bisogni in progetti di design. Da questa attenta e profonda riflessione myhome collection (www.myhomecollection.it) presenta Bordone, molto più di un divano, un oggetto poliedrico e flessibile.

Salone del Mobile 2022 myhome collectionAbbiamo incontrato ed intervistato Silvana Angeletti e Daniele Ruzza (studio Angeletti Ruzza design) che si occupano della direzione artistica del brand con cui abbiamo parlato di Bordone e delle novità presentate alla Design Week 2022.

 

Su quali valori si fondano l’identità e la filosofia produttiva di myhome collection?

“Nuovo umanesimo, multifunzionalità, flessibilità e ibridazione, unite alla ricerca di semplicità e bellezza e a un saper fare artigiano completamente italiano. Produrre meno ma meglio mettendo l’uomo e le sue necessità al centro della progettazione per creare prodotti in grado di restare nel tempo e creare autentico valore. Prodotti capaci di fare la differenza sul mercato per la loro originalità ricca di senso.”

In che modo si sta evolvendo, oggi, il settore dell’arredamento, vista anche la pandemia di Covid-19, che ci ha fatto riscoprire l’importanza della casa durante il lockdown?

“Abbiamo tutti vissuto, nello stesso momento in tutto il mondo, un blocco totale. Chiusi nelle nostre case, senza poter uscire. È stato uno straordinario esperimento sociale. Nel bene e nel male fermarsi ha significato guardare alla propria vita con un occhio nuovo. Da un altro punto di vista. Ci è stata offerta una possibilità di rimettersi in gioco, una possibilità di cambiamento. Daniele ed io, prima come persone, e poi come designers che lavorano ispirandosi alla vita, abbiamo maturato nuove consapevolezze che inevitabilmente sono confluite nei nuovi progetti.

La casa si è trasformata improvvisamente da un luogo dove prevalentemente si dormiva ad uno spazio di vitale importanza dove fare tutto: lavorare, mangiare, andare a scuola, fare ginnastica, meditazione, bricolage, giocare con i bambini. Lo spazio a disposizione, non importa se piccolo o grande, diventa così uno spazio ibrido, flessibile, adattabile alle diverse esigenze nell’arco della giornata, in accordo con le nostre vite, caratterizzate sempre di più dal mescolamento di ruoli e funzioni.”

Vi siete posti nuovi obiettivi in ottica green o nuove soluzioni eco-sostenibili?

“Il primo obiettivo, quello di maggiore rilevanza, è quello di produrre oggetti in grado di fare la differenza, prodotti che rispondano a nuovi reali bisogni e modi d’uso, in grado di sorprendere e creare valore aggiunto. Inoltre, saremo presenti in fiera con il nuovo sistema di imbottiti Bordone che prevede a catalogo un tessuto 100% riciclato proveniente da bottiglie PET recuperate dai rifiuti del mare. Un tessuto certificato dalla texture morbida e vellutata realizzato interamente in Italia che testimonia l’attenzione dell’azienda Myhome collection al tema dell’ecosostenibilità.”

Quali sono le novità di collezione che presenterete in occasione della Design Week?

Salone del Mobile 2022 myhome collection

“In accordo con quanto affermato in precedenza presenteremo “solo” una nuova collezione di imbottiti declinata in tante diverse varianti. Molto più di un divano, un oggetto poliedrico e flessibile. Nella sua semplicità si trasforma e come un meraviglioso palcoscenico accoglie nuovi attori e diventa testimone di scene di vita sempre diverse.

Sul divano si mangia, si dorme, si gioca con i figli, si lavora, si risponde ad una mail di lavoro mentre si guarda un film con il resto della famiglia, ci si isola per rispondere al telefono, si fanno meeting di lavoro mentre i bambini sono in casa, ci si ritaglia uno spazio cocoon da vivere con il proprio animale domestico. Tutto questo “vivere” è confluito in questo divano a suo modo rivoluzionario. Semplice e comodo. Originale perché coniuga il minimo con lo straordinario.

Il movimento è stato il leitmotiv del progetto. Volevamo un oggetto che fosse percepito come vivo, in viaggio, a sfavore della stasi. Adattabile alle mutevoli esigenze della giornata. Bordone nasce da un desiderio profondo di esprimersi, di raccontare il nuovo, di fare la differenza rispetto a quel che già esiste senza rompere con il passato.

Le scelte maturate non rompono con il passato, non prevedono bruschi strappi né battaglie, sono piuttosto azioni semplici e definitive che portano avanti una rivoluzione silenziosa: semplice e comprensibile da tutti, immediatamente. Bordone è un prodotto che sembra esistere da sempre perché la sua intenzione è subito dichiarata e tradotta in un movimento naturale che alleggerisce portando benessere. Il desiderio di intimità o condivisione viene risolto all’istante, divertendosi.”

Quale sarà il concept dell’allestimento per il Salone del Mobile 2022?

“Un palcoscenico! Lo stand sarà caratterizzato da una grande tenda che disegna un morbido profilo a suggerire il calore dello spazio domestico ma anche e soprattutto la capacità di trovare nel quotidiano della vita la bellezza, il benessere e la sacralità in ogni atto che compiamo.”

Come sarà la casa del futuro secondo myhome collection?

“Sarà una casa più spirituale, con toni pacati, materiali naturali e la ricerca di atmosfere armoniose. Una casa essenziale eppure calda dove la presenza di pochi, minimali e durevoli arredi verrà scaldata dal fatto a mano che crea interni più coinvolgenti e personali, come risposta al potere della tecnologia.”

Qual è la “cosa” più contemporanea, forte e promettente che si sta manifestando a suo avviso sulla scena del design contemporaneo?

“Lo sdoganamento di un’estetica del fai da te, della cultura del fatto a mano.”

Una domanda che è anche un po’ una provocazione esiste ancora uno stile italiano nel design?

Salone del Mobile 2022 myhome collection

“Sì! Esiste. Quella italiana è probabilmente la cultura più manuale del mondo. La bellezza è nel nostro dna nonostante le azioni di boicottaggio che mettiamo in atto. Siamo circondati dalla bellezza ovunque, nel paesaggio, in tavola, nel modo di vivere i sentimenti, nella generosità che ci contraddistingue, nella creatività unita all’intuizione.

Dobbiamo imparare a valorizzare ciò che siamo e che siamo stati in ogni campo dall’arte al design, dalla cucina alla musica. Siamo capaci di creare bellezza, di sorprendere, di far sorridere. Sappiamo fare bene, siamo capaci di creare sostanza, grazia, equilibrio. Non sappiamo fare squadra purtroppo e questo non ci favorisce.”

Cosa significa per voi il concetto di Made in Italy?

“La capacità che abbiamo di fare le cose bene dal punto di vista creativo e realizzativo. Sappiamo progettare il nuovo, sappiamo immaginarlo, vederlo e farlo diventare reale. Sappiamo passare dalla teoria alla pratica velocemente, siamo in grado di produrre concretamente bellezza.”